Rinascita dell’edicola Lambrate: una storia di passione e solidarietà
La chiusura dell’edicola e l’onda di solidarietà
Dopo 70 anni di storia, l’edicola Lambrate chiude i battenti, lasciando la comunità senza il punto di riferimento per l’acquisto dei quotidiani. Paolo Iabichino, cliente affezionato, si mobilita su Linkedin per protestare contro la chiusura e raccoglie un’enorme ondata di sostegno dalla comunità online. Inaspettatamente, Alioscia Bisceglia, Martina Pomponio e Michele Lupi offrono di acquistare l’edicola e ripristinarla insieme al manager culturale Alessandro Ottenga. La solidarietà si trasforma in azione concreta.
Il ritorno all’antico splendore attraverso il lavoro di squadra
Da Linkedin a Whatsapp, il progetto di restauro dell’edicola prende forma. Paolo Iabichino e il team iniziano a condividere idee e progetti su Whatsapp, pianificando il recupero dell’edicola nel rispetto della sua tradizione e del suo significato per la comunità locale. Il primo ottobre 2023, decine di volontari, incluse persone di tutte le età del quartiere, si uniscono per ripristinare e ridipingere l’edicola, restituendole la sua antica bellezza e funzionalità.
La rinascita dell’Aedicolante: un sogno che si avvera
Da Whatsapp a Instagram, la nascita dell’Aedicolante è celebrata su social media da Alessandro Ghidini, un giovane di 28 anni che vede nel progetto l’opportunità di realizzare il suo sogno di unire diverse passioni come il giornalismo, la libreria e la cultura. Attraverso Instagram, condivide la sua gioia nel far parte di un’iniziativa che va oltre la mera vendita di giornali e libri, offrendo un luogo di incontro e apprendimento per la comunità. L’edicola, ora rinominata Aedicolante, si prepara a riaprire come un centro culturale vivace e inclusivo, promettendo di essere un ponte tra il quartiere e il mondo, offrendo eventi, progetti sociali e un’ampia gamma di contenuti per arricchire la vita della comunità locale.
Cumulativamente, il focus dello sforzo condiviso per dare nuova vita all’edicola Lambrate è sulla solidarietà, la passione per la cultura e il desiderio di creare connessioni significative all’interno della comunità. La storia di questo luogo simbolo si trasforma così in un narrativa di rinascita e impegno collettivo, dimostrando come la resilienza e la collaborazione possano dare vita a progetti che vanno al di là dei confini fisici, unendo le persone in un legame comune di valore e significato duraturi.