La Diffamazione nei Confronti di Giorgia Meloni: Il Processo a Luciano Canfora
Il Caso e le Parole Contestate
Il 7 ottobre inizia il processo a Bari nei confronti dello storico Luciano Canfora, 82 anni, accusato di diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni. La decisione è stata presa dalla giudice Antonietta Guerra, che ha ritenuto necessaria un’integrazione probatoria sulle parole pronunciate dal filologo durante un dibattimento. La vicenda risale all’11 aprile 2022, quando Canfora, intellettuale di sinistra, ha dichiarato che Meloni, definendola neonazista, si era schierata con i neonazisti ucraini diventando una statista molto importante.
La Querela e la Richiesta di Risarcimento
Dopo le dichiarazioni di Canfora, la Procura di Bari ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del professore, con la premier che si è costituita parte civile chiedendo un risarcimento danni di 20mila euro. L’avvocato di Meloni ha affermato che le parole del filologo avrebbero leduto l’onore, il decoro e la reputazione della politica, definendole “volgarità gratuita e inaudita”. Il difensore di Canfora, Michele Laforgia, ha invece sostenuto che le affermazioni rientrano nell’esercizio del diritto di critica politica.
La Difesa e il Passato dell’Accusato
Laforgia ha annunciato che la premier sarà chiamata a deporre in aula e ha previsto un approfondimento sul tema del neonazismo nell’animo. Canfora, nato a Bari nel 1942, è stato professore di filologia greca e latina all’università locale, con una vasta produzione di studi di storia antica e contemporanea. Iscritto in passato al Partito Comunista Italiano e successivamente a Rifondazione Comunista, Canfora ha sostenuto nel tempo posizioni politiche di sinistra.