Indagine sugli illeciti fiscali: coinvolte 22 persone
Un intricato sistema di frode fiscale e riciclaggio di denaro sporco ha portato ad un’indagine che ha coinvolto 22 persone, tra cui un avvocato di Abbiategrasso e un membro di Cosa Nostra precedentemente condannato nell’operazione Duomo Connection degli anni ’90. Oltre a questi figura una serie di professionisti e collaboratori, nonché prestanome che hanno partecipato all’illecito sistema.
Ordinanze di misura cautelare eseguite
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, in particolare gli uomini delle Fiamme Gialle della sezione di Magenta, hanno scoperto reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta all’indebita compensazione di crediti d’imposta, per un ammontare superiore ai 2,5 milioni di euro. In totale sono stati emessi 22 mandati di cattura, di cui 4 già eseguiti: 2 con il carcere e 2 agli arresti domiciliari. Inoltre, sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore oltre i 4 milioni di euro.
Ampia operazione su scala nazionale
L’indagine non si è limitata a Milano, ma ha coinvolto numerose province italiane con perquisizioni in corso in locali e abitazioni a Milano, Pavia, Pisa, Varese, Treviso, Livorno e Catanzaro. Più di 70 militari, supportati dalle unità cinofile “cash dog”, sono stati impiegati nell’operazione. Questo sforzo fa eco all’impegno costante delle Fiamme Gialle nel contrastare la criminalità organizzata e prevenire l’insinuazione di capitali illeciti nell’economia legale. È importante sottolineare che l’innocenza degli indagati è da presumere fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.
Presunzione di non colpevolezza in attesa di giudizio
Attualmente il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari, e non vi è stato alcun giudizio definitivo. Pertanto, in base alle prove attualmente acquisite, si presuppone l’innocenza degli indagati fino a prova contraria.