Indagine della Procura di Milano su Raul Kirchhoff per propaganda razziale e religiosa
Raul Kirchhoff: il contestato background
Raul Kirchhoff, 33 anni, è nato a Milano ma attualmente risiede in Svizzera. Descritto come italo-tedesco, Kirchhoff è stato coinvolto in un’indagine della Procura di Milano per propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all’odio razziale e religioso. In particolare, è stato individuato come uno degli indagati legati agli ambienti di estrema destra collegati alla Skinhouse di Bollate, nel Milanese.
Le indagini e le accuse
L’indagine è stata condotta dalla Sezione Antiterrorismo Internazionale della Digos del capoluogo lombardo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. La procura, coordinata da Marcello Viola insieme all’aggiunto Eugenio Fusco e al pm Alessandro Gobbis, ha portato all’emanazione di misure cautelari. In particolare, è stato posto ai domiciliari Moustafa Khawanda, 29 anni, su ordinanza del gip Massimo Baraldo.
Il legame tra Kirchhoff e Khawanda
Secondo quanto emerso dagli atti investigativi, Raul Kirchhoff e il 29enne Moustafa Khawanda avevano trovato un comune “punto di contatto” nel sentimento antisionista. Le chat intercettate rivelano che entrambi utilizzavano epiteti denigratori nei confronti degli ebrei, definendoli “ratti” e “parassiti” e facendo riferimento ad Israele con il termine dispregiativo “IsraHell”. Inoltre, emergeva una sorta di ammirazione, soprattutto da parte del 29enne, per Adolf Hitler e le azioni di Hamas. Khawanda manifestava anche il suo forte desiderio di partire per unirsi al conflitto in corso. Un messaggio del 13 ottobre inviato da Khawanda a Kirchhoff recitava: “Bro sono l’egiziano più antisionista che potrai mai conoscere nella tua vita”.