La Chiara Direttiva del Presidente Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna al Consiglio Superiore della Magistratura in un momento significativo, durante l’intitolazione della sede del CSM alla memoria di Vittorio Bachelet, giurista cattolico assassinato dalle Brigate Rosse. Mattarella, sfruttando la figura di Bachelet, pone nuovi standard etico-politici per i membri del CSM, un organo costituzionale sotto i riflettori per le lotte interne.
Etica e Politica nella Magistratura
Mattarella sottolinea il dialogo costruttivo come chiave per il progresso democratico: “Il rafforzamento delle istituzioni democratiche si realizza con scelte condivise di attuazione dei principi costituzionali, non con scontri“. Il presidente del Consiglio avverte che la diversità non può essere strumentalizzata per scambi di favori personali o di gruppo, minacciando il pluralismo democratico.
Indipendenza e Responsabilità dei Magistrati
Il capo dello Stato richiama i membri del CSM alla responsabilità e all’indipendenza, escludendo la ricerca di consensi personali o di gruppo. L’obiettivo dei magistrati deve essere l’applicazione della legge senza condizioni esterne, seguendo il dettato costituzionale. Mattarella ribadisce che la magistratura non deve operare per fini di popolarità o per favorire interessi esterni, siano essi politici o di altro tipo.
Il Ricordo di Vittorio Bachelet e la Ricostruzione Storica
Il vicepresidente del CSM, Fabio Pinelli, traccia un ritratto politico degli eventi che portarono all’omicidio di Bachelet nel 1980 presso la Sapienza di Roma, elogiando la leadership illuminata del giurista al CSM nel superare le divisioni interne. La lezione del passato rivela la necessità di superare le barriere interne al CSM per garantire un efficace funzionamento dell’organismo.