Un passo indietro e una nebbia fitta in Puglia
Dopo il passo indietro di Colaianni
Dopo il passo indietro dell’ex magistrato Nicola Colaianni, il campo largo in Puglia si trova immerso in una nebbia fitta. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha frenato sul “candidato terzo” al comune di Bari, rimettendo la palla in mano al Pd. In una direzione regionale fiume si affrontano due questioni spinose: la corsa al seggio da primo cittadino del capoluogo pugliese e il rimpasto nella giunta Emiliano, argomento sul quale Elly Schlein chiede un “rinnovamento netto e non una mera sostituzione”. Le tensioni si fanno sempre più evidenti, dalla Puglia fino a Roma.
Il conflitto tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle
A rinnovare gli attriti tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle è la decisione di Colaianni di ritirarsi. Mentre il Movimento 5 Stelle conferma il sostegno al candidato Laforgia, il Pd si schiera con Leccese, suggerendo una possibile collaborazione con Sinistra Italiana. Angelo Bonelli invita a “fermare lo stillicidio”, aprendo a un dialogo tra le varie fazioni. Tuttavia, saranno i due candidati a decidere l’esito finale di questa contesa politica.
Una nuova grana giudiziaria nell’ambiente politico pugliese
Intanto, un’ulteriore grana giudiziaria si abbatte sul panorama politico pugliese. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, revoca la delega all’assessore al Bilancio, Alessandro D’Adamo, coinvolto in un’indagine per truffa aggravata legata a erogazioni pubbliche. Il presidente Conte preferisce non esprimersi su questo nuovo scandalo giudiziario, ribadendo il suo impegno per la legalità. Schlein, pur non entrando nel merito dell’inchiesta, difende la comunità dem e invita a chiudere le porte a trasformismi e interessi sbagliati. Il confronto tra i partiti è acceso, con reciproche critiche che non aiutano a distendere un clima già teso.
Una situazione politica complessa alla vigilia delle elezioni europee
La partita politica si fa sempre più complessa alla vigilia delle elezioni europee, con il campo largo in difficoltà a causa delle tensioni interne. Mentre alcuni vedono questa competizione come un’opportunità per pesarsi all’interno delle varie fazioni, Conte chiarisce che il suo obiettivo non è ottenere leadership a discapito del Pd. Schlein, al contrario, non si arrende e punta a costruire un’alternativa solida. Mentre si avvicina il momento dell’approvazione delle liste e la campagna elettorale entra nel vivo, la sensazione di sfida e incertezza si fa sempre più tangibile.