Presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari: il caso Decaro e l’ombra di Parisi
La vicenda dell’attuale sindaco di Bari, Antonio Decaro, coinvolto in un’indagine archiviata, continua a tenere banco. La Procura di Bari ha inviato alla commissione parlamentare antimafia gli atti relativi alla presunta vicenda legata al sindaco e al suo presunto incontro con Massimo Parisi, fratello del boss Savino, nel quartiere Torre a Mare. Un capitolo oscuro che si apre su presunte collusioni e pressioni legate alle elezioni locali e all’assunzione di Parisi nell’Amtab, la municipalizzata del trasporto pubblico barese.
Il mistero dell’indagine secretata
L’indagine condotta sulla presunta vicenda è stata secretata, ma gli atti sono stati trasmessi alla commissione parlamentare antimafia per consultazione. I membri della commissione possono accedere alle pagine dell’indagine, ma non possono trarne copia e sono tenuti al segreto sul contenuto. Un alone di mistero avvolge dunque la vicenda, lasciando spazio a supposizioni e interrogativi sulla reale portata dei fatti emersi.
Le rivelazioni del collaboratore di giustizia
Le informazioni sul presunto incontro tra Decaro e Parisi emergono dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Nicola De Santis, che nel 2019 parlò delle presunte infiltrazioni mafiose nell’Amtab. De Santis svelò dettagli sugli incontri avvenuti tra i protagonisti, tra cui Decaro, Parisi e altri indagati legati al clan Parisi. Secondo le dichiarazioni riportate, Parisi si era impegnato nelle campagne elettorali di Decaro tra il 2008 e il 2010, prima di essere assunto nell’Amtab nel 2011. Le pressioni e i favori politici sarebbero stati al centro di un presunto accordo tra i protagonisti, finito sotto la lente degli inquirenti.
Un’indagine archiviata, ma non dimenticata
Nonostante l’indagine sul sindaco Decaro sia stata archiviata, le ombre dei sospetti e delle presunte collusioni rimangono. Il coinvolgimento di personaggi legati al mondo mafioso e le pressioni politiche sulle nomine nell’Amtab gettano un’ombra sulle dinamiche che avvolgono il sistema politico locale. La vicenda solleva interrogativi sulle pratiche corrette e trasparenti nell’amministrazione pubblica, mettendo in luce la fragilità e le potenziali vulnerabilità del sistema di controlli. Un caso paradigmatico che pone in risalto l’importanza della vigilanza e della trasparenza nelle istituzioni, per evitare che loschi interessi possano condizionare le scelte e minare l’integrità delle istituzioni stesse.