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Operazione Gico a Milano: Inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta

Operazione Gico a Milano: Inchiesta sulle infiltrazioni della 'ndrangheta - Milano CronacaLive

Il Gico della Gdf di Milano, unitamente alla Polizia locale, ha avviato un’importante operazione di sequestro coinvolgendo 4 società attive nel settore della ristorazione all’interno del Mercato comunale milanese nel quartiere Isola, noto per la movida. L’inchiesta, condotta dal pm della Dda Silvia Bonardi, si focalizza sulle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta’, e ha portato al provvedimento del gip **Sonia Mancini che ha disposto la custodia cautelare in carcere per 14 persone. Le indagini hanno come fulcro la cosca dei Piromalli di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, e le accuse riguardano associazione mafiosa, estorsione, rapina, trasferimento fraudolento di valori e traffico illecito di rifiuti.

Ricostruzione delle indagini sulle società coinvolte nel sequestro

Le 4 società operate nel settore della ristorazione all’interno del Mercato comunale milanese nel quartiere Isola sono state oggetto di una dettagliata indagine condotta dal Gico della Gdf di Milano, in collaborazione con la Polizia locale. L’obiettivo dell’operazione è individuare eventuali legami con la criminalità organizzata, in particolare con la ‘**ndrangheta’, e smantellare eventuali attività illecite che possano prosperare all’interno di tali strutture commerciali. La vicinanza alla zona della movida milanese rende ancora più delicata la situazione, spingendo le autorità competenti a muoversi con determinazione per preservare l’ordine pubblico e contrastare qualsiasi forma di criminalità infiltrata nel tessuto sociale ed economico della città.

Le accuse e le custodie cautelari emesse nell’ambito dell’inchiesta

L’inchiesta condotta dal pm della Dda Silvia Bonardi ha portato all’emissione di un’ordinanza da parte del gip Sonia Mancini che ha disposto la custodia cautelare in carcere per 14 persone coinvolte nelle attività delle società sequestrate. Le accuse contestate riguardano gravissimi reati come associazione di stampo mafioso, estorsione, rapina, trasferimento fraudolento di valori e traffico illecito di rifiuti. La presunta connessione con la potente cosca dei Piromalli di Gioia Tauro aggiunge ulteriori elementi di complessità a un’indagine che mira a svelare tutte le ramificazioni dell’attività criminale sul territorio milanese, garantendo così maggiore sicurezza e legalità per i cittadini e le attività commerciali della zona interessata.