Crisi in Medio Oriente: Preoccupazione e Massima Attenzione del Governo Italiano
L’Escalation in Medio Oriente
Il governo italiano segue con massima attenzione e preoccupazione l’escalation in corso in Medio Oriente. L’attacco dell’Iran a Israele non è stato una sorpresa per l’esecutivo, che ha immediatamente attivato i suoi vertici per valutare la situazione. In particolare, Giorgia Meloni ha contattato i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, insieme al sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Si stanno valutando ora per ora gli sviluppi della crisi nell’area, con l’invio di inviti alla prudenza a tutti i Paesi coinvolti. In Italia, vengono monitorati costantemente tutti gli obiettivi considerati sensibili, con le prefetture che aggiornano di continuo i target e le modalità di presidio in seguito all’offensiva partita dall’Iran.
“Prudenza e Gestione degli Scenari” – Autorità Italiane
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che il governo è pronto a gestire qualsiasi tipo di scenario legato all’attuale situazione in Medio Oriente. Tajani, intervenendo al Tg1, ha sottolineato l’invito alla prudenza da parte dell’Italia per evitare l’escalation di una crisi indesiderata da nessuno. Si auspica che la risposta dell’Iran resti limitata all’attacco avvenuto e che ci sia massima attenzione e responsabilità per quanto riguarda la sicurezza dei militari italiani presenti in zona. Il titolare della Farnesina è in costante contatto con le ambasciate italiane a Tel Aviv e Teheran, ricevendo rassicurazioni e impegni sul fronte della sicurezza dei militari italiani, che sono oltre mille al confine tra Libano e Israele.
Modalità e Preparazione dell’Offensiva
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha spiegato che l’offensiva è stata condotta con lanci di droni sia dallo Yemen che dal Libano e dall’Iran. Questo tipo di attacco non ha colto di sorpresa le autorità italiane, che erano preparate a fronteggiare la situazione. Crosetto ha evidenziato che le modalità utilizzate dai droni possono essere intercettate non solo dalle difese israeliane, ma anche da un possibile supporto americano e giordano, dando la speranza che non si arrivi a colpire obiettivi che possano scatenare una reazione violenta. Il personale italiano operante nell’area è stato adeguatamente informato in anticipo per adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a fronteggiare la situazione.