INDAGATA LA MINISTRA DANIELA SANTANCHÈ: I DETTAGLI DELL’INCHIESTA

Panoramica sull’inchiesta e i processi in corso

L’inchiesta per falso in bilancio presso Visibilia Editore spa ha messo sulla linea di fuoco la ministra del Turismo Daniela Santanchè, coinvolta anche in un processo per truffa ai danni dello Stato. Attualmente, i difensori hanno venti giorni di tempo per presentare memorie difensive o richiedere l’interrogatorio degli indagati, tra cui spiccano il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero. La Procura potrà successivamente valutare se chiedere il rinvio a giudizio in base alle prove raccolte dal Nucleo di polizia economico finanziario della Gdf.

Dettagli sulle accuse e gli accertamenti effettuati

Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i bilanci di Visibilia Editore spa sarebbero stati falsificati per sette anni consecutivi, dal 2016 al 2022, al fine di nascondere perdite milionarie e garantire la sopravvivenza dell’azienda. Ancora fresca la chiusura delle indagini per truffa aggravata sulla cassa integrazione a zero ore durante l’emergenza Covid, mentre l’accusa di bancarotta è stata separata dal procedimento principale, aprendo la strada a una possibile richiesta di archiviazione.

Altri contenziosi giudiziari in corso per la ministra

Oltre alle vicende legate a Visibilia Editore spa, restano aperti ulteriori filoni giudiziari per la ministra Santanchè. Si segnalano le controversie riguardanti la compravendita di una villa a Forte dei Marmi da parte di Kunz e Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, e le questioni relative al dissesto del gruppo Ki Group-Bioera, in cui la ministra aveva ricoperto ruoli dirigenziali e deteneva quote societarie. La situazione legale della ministra resta quindi ancora molto incerta, con diversi procedimenti in corso che potrebbero influenzare il suo futuro politico e personale.