Il Retroscena sull’Evolvere della Lega Nord: La Critica di Roberto Castelli
Roberto Castelli Denuncia la Trasformazione della Lega Nord
Roberto Castelli, ex ministro, è giunto a Gemonio per celebrare i 40 anni della Lega nel paese di Umberto Bossi. In un’intervista rilasciata durante l’evento, ha espresso la sua critica riguardo alla trasformazione del partito, a suo dire da federalista e autonomista a centralista e persino meridionalista. Castelli ha rintracciato l’errore strategico nei cambiamenti apportati da Matteo Salvini, che secondo lui hanno stravolto l’identità originaria della Lega Nord.
La Percezione di Castelli sulla Nuova Identità del Partito
Durante l’intervista, Castelli ha dichiarato la sua disapprovazione riguardo alla direzione intrapresa dal partito, sottolineando come l’originaria vocazione federalista e autonomista sia stata gradualmente sostituita da una prospettiva centralista. In particolare, ha criticato le azioni messe in atto dal leader Matteo Salvini in Sicilia e Calabria, definendole “meridionaliste”. Queste affermazioni evidenziano un’opinione netta da parte di Castelli rispetto ai cambiamenti avvenuti all’interno della Lega Nord e alle politiche adottate dal nuovo corso del partito.
Il Parere Netto di Castelli sulla Situazione Attuale della Lega
Al termine dell’intervista, Castelli ha espresso con fermezza il suo punto di vista sullo stato attuale della Lega Nord, affermando senza mezzi termini che non riconosce più il partito originario in quello attuale. La sua critica si è fatta ancora più incisiva quando gli è stata posta la domanda su quante Leghe ci siano attualmente, a cui ha risposto in modo lapidario: *”Secondo me neanche più una”. Queste parole riflettono la netta presa di posizione di Castelli rispetto alla evoluzione del partito nel corso degli anni e alle divergenze emerse rispetto alla sua visione politica iniziale.