Il Milan di Pioli: il dilemma della personalità
Il telecronista Maurizio Compagnoni ha evidenziato un problema di fondo riguardante la squadra guidata da Stefano Pioli. Dopo la sconfitta contro la Roma in Europa League, sono emersi problemi che sembravano essere stati superati. Compagnoni ha sottolineato l’importanza del cambio di Chukwueze, avvenuto in ritardo ma capace di cambiare radicalmente l’inerzia della partita. Il Milan è stato più pericoloso nei dieci minuti in cui il giocatore è stato in campo rispetto agli altri ottanta.
Il problema di personalità
Secondo Compagnoni, il problema riscontrato non riguarda tanto l’aspetto tattico quanto piuttosto l’atteggiamento della squadra. Nonostante la Roma abbia giocato con un solido 4-4-1-1, il vero scoglio per il Milan è stata la mancanza di determinazione e grinta in campo. I giocatori rossoneri sembravano svogliati, lenti e poco propensi a pressare l’avversario. Compagnoni ha evidenziato come giocatori chiave come Leao sembrassero distratti. È questa mancanza di personalità che, secondo il telecronista, rischia di compromettere le ambizioni del Milan.
Il ruolo di Rafael Leao
Una delle lacune più evidenti individuate da Compagnoni riguarda il comportamento della squadra quando è in possesso della palla. Il Milan si è dimostrato passivo quando la Roma aveva il controllo del gioco e lento e disorganizzato quando doveva attaccare. Compagnoni ha sottolineato che, a suo parere, la squadra milanese soffre di un chiaro deficit di personalità, soprattutto nella zona centrale del campo. La risoluzione di questo problema potrebbe rappresentare la svolta decisiva per il Milan, trasformandolo in una squadra di alto livello capace di competere ad alti livelli.