Esposizione di Marco Palmieri alla Mia Photo Fair: Passaggi
Panoramica sull’opera di Marco Palmieri
Marco Palmieri presenta la sua ultima opera, la serie Passaggi, alla XXIII edizione del Mia Photo Fair, la prestigiosa fiera d’arte fotografica italiana. Insieme con gli artisti Simone Florena e Enzo Ragazzini, Palmieri porta avanti la sua ricerca artistica attraverso diversi supporti, tra cui la fotografia. L’opera Passaggi si distingue per la visione di uno spazio aperto sull’infinito, in cui emerge la materializzazione dell’oltre, del limite e della differenza tra il dentro e il fuori.
Il processo creativo di Palmieri
Marco Palmieri, architetto di formazione, nasce a Napoli nel 1969 e attualmente vive e lavora a Milano. La sua ricerca artistica parte dalla creazione di veri e propri set in carta da acquerello, che vengono poi fotografati e stampati su carta cotone attraverso la tecnica del getto d’inchiostro. Questo approccio artistico deriva da un lungo percorso che ha visto l’artista esplorare diverse forme espressive, partendo dal disegno e dall’acquarello fino ad arrivare alla definizione fisica di scenari che indagano il rapporto tra spazialità e percezione.
Il percorso artistico di Palmieri
Dopo aver svolto attività professionale a Parigi e aver insegnato a Dublino, Marco Palmieri si forma sotto la guida di Ettore Sottsass, uno dei maestri del design contemporaneo. Il suo percorso espositivo inizia nel 2008 a Milano presso la galleria d’arte di Antonia Jannone e si sviluppa con mostre personali a Parigi, Napoli e mostre collettive in diverse sedi prestigiose in Italia. La sua ricerca artistica, permeata da un profondo interesse per la spazialità e le sue molteplici sfaccettature, si traduce in opere di grande impatto visivo e concettuale.
L’approccio di Marco Palmieri all’arte fotografica si distingue per la sua capacità di trasformare concetti complessi e ambigui in immagini suggestive e coinvolgenti, che pongono l’osservatore di fronte a nuove prospettive e interrogativi sul nostro rapporto con lo spazio e l’infinito. Il lavoro di Palmieri rappresenta dunque un ponte tra l’arte visiva e la riflessione filosofica, offrendo al pubblico la possibilità di esplorare mondi interiori ed esteriori attraverso una narrazione visiva ricca di suggestioni e significati.