Una nuova regolamentazione della par condicio: l’importanza della trasparenza
L’impegno dell’Autorità per le garanzie nella comunicazioni
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nella comunicazioni ha recentemente varato un nuovo testo riguardante la par condicio, al fine di uniformare le regole che le emittenti private devono seguire. Questo testo si differenzia da quello adottato dalla commissione di Vigilanza per la Rai. Sarà compito dell’Agcom stabilire le sanzioni per tutti gli operatori, con l’obiettivo di intervenire prontamente in caso di squilibri, garantendo un dibattito politico corretto e pluralistico e condizioni eque per tutti i soggetti partecipanti alle competizioni elettorali.
Una nuova prospettiva: valutare anche le fasce orarie
Una delle novità introdotte riguarda la valutazione non solo del tempo dedicato ai soggetti politici nei telegiornali e nei programmi di informazione, ma anche delle fasce orarie in cui avviene l’esposizione, basandosi sugli ascolti registrati dall’Auditel. Inoltre, la valutazione dei programmi di informazione terrà conto della loro ricorrenza nella programmazione.
Divergenze e punti di vista sul nuovo regolamento
All’interno del consiglio dell’Agcom, la commissaria Elisa Giomi si è espressa contrariamente al nuovo regolamento sottolineando che le differenze rispetto al regolamento della commissione di Vigilanza per la Rai introducono disparità di trattamento tra attori politici nelle emittenti pubbliche e private, con possibili ripercussioni sull’elettorato. Tuttavia, il commissario Antonello Giacomelli difende il testo, affermando che rispetta le normative vigenti e non comporta variazioni sostanziali rispetto alle regole stabilite dalle leggi del 2000 e del 1993.
Opinioni contrastanti e punti di vista divergenti
Le reazioni alla nuova regolamentazione della par condicio sono state variegate. Mentre l’Usigrai si è mostrata soddisfatta della scelta dell’Agcom di non accogliere alcune modifiche proposte dalla commissione di Vigilanza, alcune opposizioni hanno espresso rammarico per alcune decisioni prese, come la trasmissione dei comizi in diretta su Rainews 24 senza mediazione giornalistica. Alcuni esponenti politici hanno accolto positivamente l’intervento dell’Agcom come strumento di garanzia per tutti i soggetti politici e i cittadini, mentre altri hanno evidenziato le diversità di trattamento tra servizio pubblico e emittenti private.
Riflessioni sulle delibere di Vigilanza Rai e dell’Autorità
Secondo alcuni esponenti politici, le decisioni prese dalla Vigilanza Rai e dall’Autorità risultano congruenti e non vi è sconfessione da parte dell’Agcom rispetto alla commissione di Vigilanza. Si sottolinea l’uniformità delle regole tra servizio pubblico e emittenti private, nonostante le diversità di opinioni e interpretazioni. Le polemiche e le controversie sembrano essere state chiarite, anche se la complessità della materia potrebbe generare malintesi.