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Mobilitazione degli studenti a Milano per il diritto allo studio e il sostegno alla Palestina

Mobilitazione degli studenti a Milano per il diritto allo studio e il sostegno alla Palestina - Milano CronacaLive

Studenti in movimento

Dopo le occupazioni degli ultimi mesi, un gruppo di studenti si sono mobilitati a Milano per manifestare a favore del diritto allo studio e in sostegno alla Palestina. La protesta ha avuto luogo davanti al Castello Sforzesco, con decine di partecipanti che hanno espresso solidarietà alla resistenza palestinese e critica nei confronti del sistema scolastico attuale.

Voce degli studenti

Emma Constadachi, rappresentante dell’Unione degli Studenti Milano, afferma: “A Milano stiamo occupando le nostre scuole e ci stiamo attivando con scioperi e manifestazioni per farci sentire e riprenderci finalmente lo spazio che ci spetta come studenti“. La mobilitazione degli studenti non si limita alla città di Milano, ma si estende a molte scuole nella regione della Lombardia.

Prospettive future

Dopo il flash mob, gli studenti si sono riuniti al parco Sempione per un’assemblea pubblica. Leonardo Schiavi dell’Unione degli Studenti Milano commenta che durante l’assemblea sono state discusse le prossime iniziative di mobilitazione e le prospettive future del movimento studentesco.

Diritto allo studio

Alessandro Di Miceli, coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Lombardia, denuncia la mancanza di rispetto del diritto allo studio per gli studenti in Italia. Il modello scolastico attuale, secondo Di Miceli, è esclusivo e classista. Gli studenti chiedono un cambiamento radicale, basato sul principio del diritto allo studio per tutti.

Richieste agli enti regionali

Le richieste degli studenti non si fermano all’esecutivo nazionale, ma si rivolgono anche alla Regione Lombardia. Sara De Vecchi, dell’esecutivo regionale dell’Unione degli Studenti Lombardia, elenca una serie di richieste concrete. Tra queste, lo stanziamento di fondi per assicurare l’accessibilità ai materiali scolastici e al trasporto pubblico, l’istituzione di un reddito di formazione per gli studenti lombardi, sportelli psicologici ed educazione sessuale garantiti in tutte le scuole, la rappresentanza studentesca negli IeFP della Regione e una conferenza regionale sul diritto allo studio in Lombardia.