Esperienze cinematografiche: Dai misteri di Étoile a Gloria!
Diverse sfumature in un’unica pellicola
Il film “I misteri del bar Étoile” presenta una miscela di generi che spaziano dal noir al commedia, passando per momenti tragici e surreali. Diretto da Dominique Abel e Fiona Gordon, il film è stata scelta come apertura del Festival di Locarno e offre una struttura anticonvenzionale che suscita interesse nonostante alti e bassi nella narrazione. I due registi, che utilizzano i propri nomi per i personaggi, creano un’esperienza audiovisiva particolare che mescola comicità, amarezza e malinconia.
Un omaggio al cinema d’altri tempi
“I misteri del bar Étoile” include numerose gag che omaggiano il cinema, in particolare il tema dello scambio di identità. Le citazioni al cinema muto e a opere del passato aggiungono un’ulteriore dimensione al film, anche se alcuni momenti risultano prevedibili e limitano l’coinvolgimento del pubblico. Tuttavia, l’umorismo e la malinconia trasmettono un’atmosfera affascinante, supportata da una colonna sonora coinvolgente che accompagna il pubblico nella surreale vicenda raccontata.
Gloria!: un racconto di sorellanza e talento
La produzione “Gloria!” è l’opera prima di Margherita Vicario, che debutta come regista con questa storia ambientata in un collegio femminile nella Venezia del XIX secolo. La protagonista, Teresa, dotata di un talento musicale straordinario, scopre un pianoforte segreto nella scuola e dà vita a un gruppo musicale con alcune ragazze dell’istituto. Il film mette in luce il tema della “sorellanza” e del sostegno reciproco tra le ragazze, offrendo uno sguardo su compositrici nascoste dalla storia. Nonostante la trama coinvolgente e le sfumature psicologiche interessanti, il film perde parte del suo appeal verso la conclusione, presentando un finale affrettato e meno convincente. Tuttavia, la regia elegante e la fotografia suggestiva lasciano ben sperare per il futuro della regista esordiente.