Le sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno annunciato la rottura delle trattative con Federdistribuzione per il rinnovo del Ccnl Distribuzione Organizzata, datato 19 dicembre 2018 e scaduto il 31 dicembre 2019. Contestualmente, è stata proclamata una giornata di sciopero nazionale che si è tenuta il 30 marzo.
Il primo Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore della Distribuzione Moderna Organizzata è stato firmato il 19 dicembre 2018 e ha avuto validità dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019. Il documento ha abbracciato diverse realtà aziendali operanti nel settore della DMO, come imprese del commercio moderno alimentari e non alimentari attraverso varie formule distributive.
Il Ccnl della DMO ha stabilito i minimi retributivi in base ai diversi livelli professionali, con fisso mensile per operatori di vendita e aumenti di paga base dal 1° aprile 2023. Inoltre, sono previste due mensilità aggiuntive: la tredicesima e la quattordicesima, entrambe basate sulla retribuzione di fatto.
Le trattative per il rinnovo del Ccnl Distribuzione Organizzata sono giunte a una rottura il 27 marzo 2024, con la proclamazione di uno sciopero nazionale per il 30 marzo. Federdistribuzione ha manifestato rammarico per la situazione e ha deciso di riconoscere un aumento di 70 euro lordi, a titolo di acconto sui futuri aumenti contrattuali a partire dal mese di aprile.
Nonostante le divergenze emerse tra le parti, Federdistribuzione ha espresso la speranza che le organizzazioni sindacali possano tornare al tavolo negoziale per definire il rinnovo contrattuale. Resta dunque aperta la via per un possibile accordo nel futuro prossimo, cercando di superare le attuali criticità e di trovare un terreno comune per garantire il benessere e i diritti dei lavoratori del settore della Distribuzione Organizzata.