La chiamata alla rivoluzione educativa di Antonella Di Bartolo
Antonella Di Bartolo, insegnante di lingua inglese, ha trovato la sua vera vocazione quando è diventata preside e ha deciso di combattere l’assenteismo scolastico in un quartiere difficile di Palermo. La sua missione? Trasformare la scuola in un motore di cambiamento civile e culturale per gli studenti e la comunità locale. Partendo dall’Istituto Sperone-Pertini, situato nei quartieri Sperone e Brancaccio, ha affrontato sfide significative legate alla mafia e alla disgregazione sociale.
La sfida di costruire una nuova realtà
Nonostante le ironiche “condoglianze” ricevute da un funzionario al momento della firma del contratto, Di Bartolo ha perseverato nel suo intento di rigenerare la scuola e coinvolgere attivamente genitori e studenti. Attraverso un’azione porta a porta, ha sensibilizzato le famiglie sull’importanza dell’istruzione e ha riempito le aule vuote con insegnanti motivati e programmi educativi innovativi. Grazie al suo impegno costante, l’Istituto Sperone-Pertini ha ridato vigore alla propria missione educativa, diventando un baluardo di civismo e apprendimento.
Il trionfo della resilienza e della conoscenza
Oggi, grazie alla determinazione di Antonella Di Bartolo, l’Istituto Sperone-Pertini è un esempio di rinascita e di collaborazione tra docenti, genitori e studenti. “Domani c’è scuola” non è solo un libro sulla trasformazione del sistema educativo, ma rappresenta un inno alla resilienza, alla scoperta di sé e alla valorizzazione dell’istruzione come percorso di riscatto e rinascita. La storia di Antonella Di Bartolo è un esempio di come una singola persona, armata di valori e passione, possa cambiare il destino di intere comunità e gettare le basi per una trasformazione più ampia e duratura.