Nella giornata di mobilitazione a Roma, le associazioni del settore balneare si dividono in due fronti. Da una parte, una grande manifestazione a piazza Santi Apostoli, organizzata da Sib e Fiba, vede la partecipazione di migliaia di lavoratori e concessionari degli stabilimenti. Dall’altra parte, due conferenze stampa organizzate alla Camera dei deputati e al Parlamento Europeo da Assobalneari Italia, aderente a Federturismo-Confindustria, e Base Balneare con Donnedamare, accompagnate da esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.
I toni della manifestazione a piazza Santi Apostoli sono decisi: si è pronti ad ogni confronto e a rivalutare ogni ipotesi per ottenere regole certe. Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba, avverte che potrebbero essere necessari ulteriori step di pressione verso la politica e minaccia la chiusura dell’offerta balneare italiana nei primi giorni di giugno se le richieste non verranno ascoltate. Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari, aggiunge ironicamente che potrebbero organizzare eventi come la Festa della Repubblica e la campagna elettorale per le Europee sulle spiagge, se necessario.
Dalle sedi istituzionali arriva un appello contro l’applicazione distorta della Bolkestein, ritenuta dannosa per gli interessi italiani e per la stabilità lavorativa di migliaia di persone. Fabrizio Licordari e Bettina Bolla, presidenti di Assobalneari-Confindustria e di Base Balneare, esprimono la preoccupazione per l’impatto negativo di questa direttiva. Maurizio Gasparri di Forza Italia sostiene che la Bolkestein non dovrebbe essere applicata vista la disponibilità di spiagge per nuove imprese in Italia. Si sottolinea l’importanza di una comunicazione unitaria più efficace da parte dei balneari.