Accade ogni anno: alla fine del Ramadan, il capo dello Stato invia gli auguri alla comunità islamica in Italia. Tuttavia, questa volta la consueta prassi è stata preceduta da polemiche politiche, scatenate da alcune vicende di cronaca. Ad esempio, la scuola di Pioltello è stata chiusa a causa dell’elevato numero di studenti musulmani. Il presidente Mattarella, nel suo messaggio, ha sottolineato l’importanza di far rispettare la Costituzione e ha ribadito il principio fondamentale della libertà religiosa come pilastro per la convivenza sociale.
L’integrazione rappresenta un passo fondamentale per contrastare il radicalismo e le derive terroristiche, chiedendo ai cittadini stranieri di conformarsi ai valori costituzionali italiani, nel rispetto del loro credo religioso. Il presidente Mattarella è consapevole che i giovani, insieme alle istituzioni scolastiche, giocano un ruolo cruciale nell’educare alla reciproca comprensione e promuovere la coesione sociale.
In un contesto internazionale segnato da tragedie e conflitti, il presidente Mattarella ha sottolineato la sofferenza e i lutti che affliggono civili innocenti in varie parti del mondo, compreso il Medio Oriente. Le sue parole di augurio per la fine del Ramadan rappresentano un gesto ricorrente di rispetto e apertura verso le diverse tradizioni religiose, evidenziando la sua posizione laica e inclusiva.