Il 11 aprile 1901 nasce a Ivrea un’imprenditore destinato a lasciare un’impronta indelebile nel panorama industriale italiano: Adriano Olivetti. Figlio del fondatore di Olivetti, Camillo Olivetti, Adriano sin da giovane dimostra una visione imprenditoriale fuori dal comune. Laureatosi in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino, decide di unire la sua passione per l’innovazione tecnologica alla mission di migliorare le condizioni dei lavoratori.
Adriano Olivetti si distingue per aver introdotto un approccio rivoluzionario al concetto di lavoro e di produzione. Contrariamente alla mentalità predominante del tempo, che vedeva i lavoratori come meri strumenti per generare profitto, Olivetti mette al centro delle sue attività il benessere degli stessi. Crede fermamente che lavoratori felici e realizzati siano anche più produttivi e innovativi, e per questo implementa politiche aziendali all’avanguardia per l’epoca, come la partecipazione dei dipendenti alla gestione dell’azienda e la creazione di servizi sociali per i lavoratori e le loro famiglie.
L’eredità di Adriano Olivetti nell’industria italiana è tangibile ancora oggi. Grazie alla sua visione lungimirante, Olivetti ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo tecnologico e all’innovazione nel settore industriale del nostro paese. Oltre a essere un pioniere nel campo della meccanizzazione e dell’automazione dei processi produttivi, ha anche promosso la formazione e lo sviluppo professionale dei suoi dipendenti, creando una cultura aziendale basata sulla condivisione dei valori e sull’etica del lavoro.