Il mandato di governo di Marco Marsilio:
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha annunciato l’intenzione di proporre una nuova legge elettorale che preveda l’istituzione del collegio unico regionale al posto dei quattro provinciali. Questa proposta nasce con l’obiettivo di essere approvata entro i primi sei mesi della legislatura, mantenendo una prospettiva costruttiva e aperta al confronto. Marsilio ha sottolineato l’importanza di distanziare il più possibile l’approvazione della legge dalle prossime elezioni, per garantire un dibattito sereno e approfondito.
La priorità nel nuovo mandato legislativo:
Durante la prima seduta della XII legislatura, Marsilio ha ribadito l’importanza della riforma elettorale come priorità per il suo nuovo mandato. Nella legislatura precedente, il presidente aveva presentato una proposta di modifica dello statuto che non era mai giunta in aula, a causa dei limiti temporali dovuti alla fine del mandato e alle imminenti elezioni. Tuttavia, ora Marsilio è determinato a portare avanti questa iniziativa: “Nella passata legislatura evidentemente non erano mature le condizioni, ma non mi sono arreso. Ora mancano cinque anni alle prossime elezioni ed è giusto porre questo tema al centro nel primo giorno della legislatura“. L’obiettivo è chiaro: migliorare la qualità della legislazione e garantire una maggiore rappresentatività territoriale attraverso il collegio unico regionale.
Promuovere la coesione regionale attraverso la nuova legge elettorale:
Secondo Marsilio, l’adozione del collegio unico regionale contribuirà a promuovere la coesione all’interno della Regione Abruzzo. Gli assessori, provenienti da diverse città e province, saranno chiamati a servire l’intera comunità abruzzese anziché limitarsi agli interessi locali. Questa nuova impostazione mira a evitare conflitti di interesse e a incentivare una visione più ampia e inclusiva nella gestione degli affari pubblici. Inoltre, Marsilio sottolinea l’importanza che anche i consiglieri siano al servizio dell’intera comunità abruzzese, senza ridursi a difendere interessi settoriali. Una nuova legge elettorale, basata sul collegio unico regionale, potrebbe dunque contribuire a rafforzare la classe dirigente dell’Abruzzo e favorire una maggiore coesione tra le diverse realtà territoriali della regione.