Nuovo Governo in Sardegna: M5S e PD al comando
Il nuovo governo in Sardegna, composto dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico, ha preso il via con l’insediamento del Consiglio regionale e il giuramento dei 12 assessori, di cui 7 uomini e 5 donne. Alessandra Todde, ex numero due del M5S e vincitrice delle elezioni regionali contro Paolo Truzzu di Fdi, è ora al timone. Nonostante le tensioni a livello nazionale, l’assegnazione dei ruoli e degli incarichi sembra aver evitato strascichi nel palazzo di Cagliari.
Equilibrio tra Assessori e Consiglieri
Una regola invalsa prevedeva un assessore ogni tre consiglieri eletti, e questo principio è stato rispettato. I due partiti di maggioranza, il PD e il M5S, si sono assicurati gli assessorati chiave: sanità, ambiente, industria e bilancio. La questione sanitaria, con un bilancio significativo, ha causato alcune tensioni tra i due partiti principali.
La Questiona della Sanità
Inizialmente si era ipotizzato un incarico relativo alla sanità per il PD, che tuttavia ha preferito optare per altri tre assessorati importanti e una quarta posizione. La presidente si è schierata con il suo partito, ottenendo il supporto dei consiglieri eletti nella sua lista per un assessorato a sua scelta.
Divisione dei Compiti tra i Partiti
Il PD, primo partito della coalizione con 11 consiglieri eletti, ha ottenuto quattro ruoli chiave, tra cui la presidenza dell’assemblea legislativa. Il M5S, con 7 consiglieri in aula più la presidente, si è assicurato l’incarico nella sanità e il lavoro. La nomina dell’oncologo Armando Bartolazzi come assessore alla sanità ha generato polemiche per la sua provenienza non locale, ma è stata definita come una scelta in linea con la coalizione. Desiré Manca, consigliera più votata, ha ottenuto l’assessorato al Lavoro.