Il prezioso dipinto ritorna alla luce: il restauro dell’Annunciazione di Francesco Salviati, uno dei capolavori del ‘500 fiorentino, è in procinto di essere completato e di essere ricollocato nella maestosa Basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli. Dopo decenni di chiusura della chiesa per lavori di recupero, finalmente l’opera d’arte potrà tornare ad arricchire il patrimonio artistico della città partenopea.
Un gesto di preziosa generosità è quello del Museo, che ha permesso il restauro dell’opera d’arte, e della società Metro.Ferr s.r.l., che ha sostenuto finanziariamente l’importante progetto. Grazie a queste sinergie, l’Annunciazione di Francesco Salviati potrà tornare a risplendere nella sua bellezza originale e ad emozionare i visitatori della Basilica di San Giovanni Maggiore.
Un lungo periodo di chiusura della Basilica di San Giovanni Maggiore ha portato al trasferimento di parte del patrimonio artistico in diverse sedi per preservarne l’incolumità. Tuttavia, solo una piccola parte di questi tesori è stata finora riportata nella chiesa dopo la sua riapertura avvenuta circa dieci anni fa. Ora, grazie a un meticoloso lavoro di ricerca, la maggior parte delle opere dispersa è stata individuata e si prepara a fare ritorno nella splendida cornice della Basilica.
Uno dei momenti clou di questo processo di recupero del patrimonio artistico è il ritorno dell’Annunciazione di Francesco Salviati, un dipinto di inestimabile valore che porta la firma dell’artista. L’opera è stata custodita nei depositi del Museo di Capodimonte dal lontano 1960, in attesa di essere sottoposta a un necessario intervento di restauro. Il dipinto è destinato a rientrare presto nella Basilica di San Giovanni Maggiore, arricchendo ulteriormente il già ricco tessuto artistico della città di Napoli.
Non solo l’Annunciazione di Francesco Salviati sta per fare ritorno alla Basilica di San Giovanni Maggiore, ma anche altre opere di inestimabile valore stanno per fare ritorno nella loro sede originaria. Opere custodite nel Museo Diocesano, come ‘Lo sposalizio della vergine’ di Diana De Rosa e ‘Il sogno di San Giuseppe’ di Agostino Beltrano, e altre conservate provvisoriamente presso sedi come la Questura, l’Università Federico II e la Guardia di Finanza, sono pronte a tornare a casa, arricchendo ulteriormente il già straordinario patrimonio artistico della città.
La riapertura della Basilica di San Giovanni Maggiore e il ritorno dei capolavori d’arte che custodiva rappresentano un momento di grande importanza per la città di Napoli. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, sponsor e enti culturali, la ricchezza artistica della città sta tornando a nuova vita, pronta a emozionare e incantare i visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Siamo solo all’inizio di un percorso che promette di restituire a Napoli il suo splendore artistico e la sua identità culturale uniche al mondo.