Nel libro-intervista “El sucesor”, papa Francesco rivela di essere stato “usato” per impedire l’elezione di Joseph Ratzinger a Papa durante il Conclave del 2005. Francesco racconta che, nonostante i giuramenti di segretezza dei cardinali, i Papi possono fare eccezione e rivelare ciò che accade durante il Conclave. Durante le votazioni, Francesco ottenne quaranta voti, sufficienti per bloccare la candidatura di Ratzinger.
Francesco svela che l’intento era bloccare l’elezione di Ratzinger, e che dietro c’era l’idea di proporre un altro candidato una volta fermata la sua candidatura. Ancora indecisi sul terzo candidato, l’intrigo si sviluppò mentre Francesco era usato come pedina. L’elezione di Ratzinger fu una sorpresa per Francesco, che ritiene che all’epoca solo il cardinale tedesco potesse essere Papa come “uomo di transizione”.
Francesco ribadisce di essere stato felice per l’elezione di Ratzinger, considerandolo il candidato più adatto al delicato momento di passaggio dopo Giovanni Paolo II. Ratzinger ha affrontato molte resistenze nel suo pontificato, ma ha saputo mantenere un equilibrio necessario per la Chiesa in quel periodo.
Francesco riconosce l’importante ruolo di Benedetto XVI come pontefice di transizione e l’accoglienza positiva riservatagli all’inizio del suo pontificato. L’elezione di Ratzinger è stata interpretata da Francesco come un segno dello Spirito Santo che indicava il comando della Chiesa.
Il racconto di Papa Francesco offre uno sguardo inedito sugli avvenimenti dietro le quinte del Conclave del 2005, rivelando gli intrighi e le manovre che hanno caratterizzato l’elezione di Joseph Ratzinger a Papa. La testimonianza di Francesco evidenzia la complessità e la delicatezza dei processi decisionali all’interno della Chiesa cattolica, svelando retroscena finora sconosciuti al pubblico.