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Scenari di continuità e cambiamento alla Scala: il futuro della prestigiosa istituzione milanese

Scenari di continuità e cambiamento alla Scala: il futuro della prestigiosa istituzione milanese - Milano CronacaLive

La situazione attuale alla Scala: il supporto all’attuale sovrintendente Dominique Meyer

L’orchestra del Teatro alla Scala si è pronunciata a favore della prosecuzione del lavoro di Dominique Meyer per le prossime due stagioni. La richiesta è stata seguita da un comunicato della Cgil che chiede una possibile proroga del mandato del manager francese fino a febbraio 2025. Inoltre, viene auspicato che il successore di Meyer abbia la libertà di scegliere il nuovo direttore artistico e musicale senza interferenze esterne.

Le indiscrezioni sul futuro della Scala: ecco chi potrebbe essere coinvolto

Le voci sul futuro della Scala includono possibili nomi come Felice Ortombina dalla Fenice di Venezia come prossimo sovrintendente, Peter de Caluwe attuale direttore della Monnaie di Bruxelles come direttore artistico, e Daniele Gatti in sostituzione di Riccardo Chailly come direttore musicale. Il consiglio di amministrazione si riunirà l’8 aprile per ufficializzare le decisioni.

L’accordo raggiunto tra le parti interessate e il sindacato

Recentemente è stato raggiunto un accordo tra le parti riguardo alla retribuzione e alla normativa che coinvolge i lavoratori intermittenti come operai serali e maschere. Il sindacato ha sottolineato l’importanza di evitare cambiamenti improvvisi al vertice che potrebbero complicare le relazioni sindacali. La riorganizzazione proposta dal sovrintendente è vista come una possibile soluzione per garantire una transizione fluida durante il cambio di gestione.

La visione della Cgil sulla transizione al vertice della Scala

La Cgil ha espresso la necessità di garantire al nuovo sovrintendente piena autonomia nelle nomine dei responsabili artistici senza ingerenze esterne. La recente riorganizzazione della struttura dirigenziale, che prevede il superamento del direttore generale e il conferimento di tali funzioni ai dirigenti del teatro, viene vista come un passo verso una gestione più efficace e trasparente.