La scuola respira se Fanfoni si ritira: la protesta del Nam a Pioltello


Il messaggio di protesta del Nucleo autonomo mobile contro il dirigente Fanfoni

Nel tranquillo quartiere di Pioltello, a Milano, l’istituto Iqbal Masih si trova al centro di una protesta scatenata dal Nucleo autonomo mobile , affiliato alla ‘Rete dei patrioti’. Il motivo? La conferma della chiusura temporanea dell’istituto il 10 aprile per la fine del Ramadan, una decisione che ha scatenato reazioni infuocate da parte dei militanti.


La solidarietà alle famiglie italiane

Con lo striscione “La scuola respira se Fanfoni si ritira – 10 aprile 2024, decisione irresponsabile” gli attivisti del Nam esprimono la propria solidarietà alle famiglie coinvolte, che dovranno affrontare il disagio della chiusura improvvisa dell’istituto. In particolare, si manifesta preoccupazione per il 53% di famiglie italiane che frequentano quella scuola e che si troveranno costrette a fare acrobazie organizzative per gestire la giornata di chiusura.


La critica alla presunta influenza politica

Il Nam, nel suo post sui social media, denuncia la decisione del consiglio di istituto come una mossa politicamente motivata, sostenuta dalla sinistra e vista come un tentativo di cancellare le festività cristiane a favore di una piccola parte della comunità musulmana locale. Si parla di una pericolosa “islamizzazione delle scuole” che minaccerebbe l’identità e la cultura romano-cristiana dell’Italia e dell’Europa.


La difesa dell’identità italiana

La protesta del Nam si conclude con un messaggio di ferma difesa dell’identità italiana e della sua cultura, promettendo di continuare a combattere al fianco del popolo italiano. Si pone l’attenzione sul rischio di un progressivo indebolimento dell’identità millenaria che ha reso grande l’Italia e l’Europa.


La voce della protesta

In un contesto di crescente polarizzazione politica, le proteste come quella del Nam a Pioltello riflettono le tensioni e le preoccupazioni di parte della società italiana. La questione della gestione delle festività religiose e delle diversità culturali all’interno del sistema scolastico diventa terreno di scontro e di confronto tra fedi e visioni del mondo differenti.


Un appello alla riflessione

In un momento in cui le discussioni su identità, multiculturalismo e laicità diventano sempre più accese, la vicenda di Pioltello solleva interrogativi importanti sulla convivenza pacifica e rispettosa delle diversità. È fondamentale trovare spazi di dialogo e di confronto per superare le divisioni e costruire una società inclusiva e pluralista, in cui ciascuno possa esprimere la propria identità senza negare quella degli altri.