Europa sotto shock: l’appello commovente di Edith Bruck
La scrittrice ungherese Edith Bruck ha lanciato un appello commovente al presidente Orban affinché venga liberata Ilaria Salis, una giovane donna che ha protestato contro gruppi neonazisti e neofascisti a Budapest. Bruck, sopravvissuta all’Olocausto e profondamente toccata dalla situazione, ha descritto la scena come inaccettabile e vergognosa, chiedendo un intervento immediato per riportare Salis a casa.
Una richiesta di giustizia per Ilaria Salis
Un’Europa divisa: la denuncia di Bruck
Bruck ha espresso il suo sgomento riguardo alla mancanza di civiltà e umanità nell’agire delle autorità ungheresi, sottolineando che condurre una giovane donna legata come un cane in tribunale è un atto disumano che non ha posto in una società civile. La scrittrice ha sottolineato la responsabilità politica, invitando la presidente Meloni a intervenire per far sì che Salis possa tornare in patria e ricevere il trattamento dignitoso che merita.
Un appello alla solidarietà europea
Bruck ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento dell’Italia e di tutti i paesi europei nella vicenda, invitando il governo italiano a fare di più per garantire la sicurezza e i diritti dei propri cittadini all’estero. L’appello della scrittrice ungherese è un richiamo all’unità e alla solidarietà tra le nazioni europee di fronte a situazioni di ingiustizia e oppressione, sottolineando la necessità di agire con determinazione per proteggere i propri concittadini ovunque si trovino.
L’impegno per la libertà e la dignità umana
Il grido di dolore di Edith Bruck rappresenta una testimonianza vivida della lotta per la libertà e la dignità umana in un’Europa che sembra dividersi sempre di più. La sua voce si leva contro l’ingiustizia e l’oppressione, richiamando le coscienze e chiedendo un impegno concreto da parte delle istituzioni e dei governi per garantire un futuro di pace e rispetto per tutti.