Il Presidente Sergio Mattarella, nelle sue parole rivolte ai vincitori dei concorsi per consigliere di Stato e referendario dei Tar, sottolinea l’importanza dell’autonomia e dell’imparzialità nella funzione del magistrato. Egli esorta i futuri giudici a adottare decisioni basate su fondamenti normativi solidi, tenendo sempre presente l’impatto sulla vita delle persone e sul contesto amministrativo ed economico.
L’autonomia e l’imparzialità rappresentano le pietre angolari della funzione giudiziaria. I magistrati devono garantire indipendenza nel prendere decisioni, senza subire pressioni esterne o condizionamenti. Un approccio imparziale alla giustizia assicura che le sentenze siano basate esclusivamente sui fatti e sul diritto, preservando così l’equità e la legalità nel sistema giudiziario.
Nell’esercizio delle proprie funzioni, i magistrati devono considerare non solo gli aspetti giuridici di un caso, ma anche la realtà amministrativa ed economica che lo circonda. Questo significa valutare attentamente l’impatto delle proprie decisioni sulle persone coinvolte e sull’effettiva attuabilità delle sentenze nel contesto sociale ed economico in cui si inseriscono. La capacità di bilanciare i principi di giustizia con le esigenze pratiche della realtà è essenziale per garantire un sistema giudiziario efficace e aderente alle esigenze della società.