Introduzione:
Gli avvocati di Azouz Marzouk hanno annunciato che presenteranno ricorso in Cassazione contro il provvedimento della Corte d’Appello di Milano, che ha respinto l’istanza di annullamento della condanna a due anni e mezzo per diffamazione nei confronti di Giuseppe e Pietro Castagna, rispettivamente padre e nonno delle vittime della strage di Erba. La difesa, composta dagli avvocati Solange Marchignoli e Luca D’Auria, sta attualmente attendendo di ricevere le motivazioni alla base della decisione dei giudici milanesi.
Dopo che la Corte d’Appello di Milano ha dichiarato inammissibile l’istanza di annullamento della condanna per diffamazione nei confronti di Azouz Marzouk, i suoi legali hanno deciso di portare il caso davanti alla Cassazione. La difesa dell’uomo, composta da Solange Marchignoli e Luca D’Auria, è determinata a far valere le ragioni del loro assistito in un’ulteriore sede giudiziaria, nella speranza di ottenere un esito favorevole rispetto alla condanna inflitta.
Azouz Marzouk, marito e padre delle vittime della strage di Erba, si è visto condannato a due anni e mezzo di reclusione per diffamazione nei confronti di Giuseppe e Pietro Castagna. La decisione della Corte d’Appello di Milano ha dunque spinto la sua difesa a intraprendere l’iter per il ricorso in Cassazione, al fine di ottenere una revisione della sentenza e dimostrare l’innocenza del loro assistito.
Solange Marchignoli e Luca D’Auria, legali di Azouz Marzouk, stanno lavorando con determinazione per preparare il ricorso in Cassazione e argomentare le ragioni per cui la condanna per diffamazione dovrebbe essere annullata. L’attesa delle motivazioni della decisione della Corte d’Appello di Milano costituisce un momento cruciale per la strategia difensiva, che si baserà sulla ricerca di elementi chiave che possano scagionare il proprio cliente.
L’esito del ricorso in Cassazione rappresenterà un passaggio fondamentale per il caso di Azouz Marzouk e potrebbe determinarne la conclusione definitiva. La difesa si prepara quindi a sostenere con forza la battaglia legale a favore del proprio assistito, confidando nella correttezza e nell’imparzialità del sistema giudiziario per far valere la sua posizione e ottenere una giusta risoluzione del caso.