Autorità Garante disabili: Tutela e Promozione dei Diritti delle Persone con Disabilità
L’introduzione al Decreto e all’Autorità Garante disabili
Nella Gazzetta ufficiale del 5 marzo 2024 è stato pubblicato il Decreto legislativo datato 5 febbraio 2024 numero 20 con cui si istituisce, dal 1° gennaio 2025, l’Autorità Garante disabili: un organo con la specifica funzione di tutelare le persone con disabilità. La creazione dell’Autorità risponde all’obiettivo di assicurare la concreta attuazione e la promozione dei diritti delle persone con disabilità, in conformità a quanto previsto dal diritto internazionale, comunitario e nazionale.
Composizione e Nomina dei Componenti dell’Autorità Garante disabili
Garante disabili: come si compone – A norma dell’articolo 2, comma 1, D.Lgs. numero 20/2024 il Garante disabili si presenta come un organo collegiale composto dal presidente e due componenti. Questi ultimi sono scelti tra persone di notoria indipendenza oltre che di specifiche e comprovate professionalità, competenze o esperienze nel campo della tutela e della promozione dei diritti umani e in materia di contrasto delle forme di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità.
Funzioni e Attività dell’Autorità Garante disabili
Regolamento – Nell’ambito della propria autonomia organizzativa, il Garante adotta con apposito regolamento le disposizioni in materia di organizzazione, funzionamento, esercizio delle funzioni e contabilità, oltre che un codice di condotta per i propri componenti e per il personale dell’ufficio dell’Autorità medesima. Le funzioni del Garante disabili si esplicano in diverse attività che vanno dalla vigilanza sul rispetto dei diritti alla promozione dell’effettivo godimento delle libertà fondamentali delle persone con disabilità, in condizione di eguaglianza con gli altri cittadini, fino al contrasto dei fenomeni discriminatori e delle molestie.
Attività Investigativa e Interventistica dell’Autorità Garante disabili
Emissione di pareri – Il Garante non si limita a ricevere le segnalazioni presentate, ma valutate le stesse, verifica l’esistenza di discriminazioni comportanti lesioni di diritti soggettivi o di interessi legittimi negli ambiti di competenza. Quando le verifiche hanno ad oggetto il mancato adeguamento a quanto previsto dai piani per l’eliminazione di barriere architettoniche, il Garante può proporre un cronoprogramma per rimuovere le barriere e vigilare sugli stati di avanzamento. In caso di inerzia delle amministrazioni, il Garante può proporre azioni atte a far rispettare le disposizioni legislative.