Rischio censura sui media: parla il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani
Il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, ha chiarito che l’attivazione delle sue funzioni di sorveglianza non costituisce una forma di censura nei confronti di Raffaele Cantone. Tale decisione è stata presa in seguito alla diffusione di articoli che riportano il contenuto di interlocuzioni avvenute all’interno della Procura della Repubblica di Perugia tra un funzionario di cancelleria sotto procedimento penale per accesso abusivo a sistema informatico e alcuni magistrati dello stesso ufficio.
Il ruolo del procuratore generale di Perugia
Il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, ha dichiarato che acquisirà informazioni sulla vicenda e, se necessario, la sottoporrà al Consiglio Superiore della Magistratura . Questa mossa è finalizzata a preservare l’integrità e il corretto funzionamento dell’istituzione giudiziaria, garantendo il rispetto delle norme e delle procedure in ambito legale e investigativo.
Tutela della trasparenza e dell’etica nella giustizia
La decisione del procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, di attivare le sue funzioni di sorveglianza in risposta alla diffusione di articoli sui presunti fatti accaduti all’interno della Procura locale dimostra l’impegno per garantire la trasparenza e l’etica nelle istituzioni giudiziarie. La tutela della correttezza e dell’imparzialità delle indagini e dei procedimenti è fondamentale per assicurare la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario.