L’attuale amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, è sotto inchiesta insieme al suo predecessore, Ivan Gazidis. In seguito alla perquisizione nella sede rossonera, si è scatenato un caos che ha tenuto banco nelle ultime ore. Vediamo nel dettaglio cosa prevede l’articolo 2638 del Codice Civile, il quale ha portato all’indagine dei due dirigenti.
L’articolo 2638 del Codice Civile tratta le sanzioni per chi, in posizioni di vertice all’interno di società o enti, fornisce informazioni false o incomplete alle autorità di vigilanza. In particolare, gestori, sindaci, liquidatori e altri soggetti sottoposti a controlli pubblici che manipolano dati economici, patrimoniali o finanziari al fine di ostacolare la vigilanza, si espongono a pene detentive che vanno da uno a quattro anni. La norma si applica anche nel caso in cui tali informazioni riguardino beni gestiti per conto di terzi.
Coloro che, in qualsiasi forma, ostacolano consapevolmente le funzioni di vigilanza delle autorità pubbliche, subiranno pesanti sanzioni secondo quanto stabilito dall’articolo 2638. Le pene possono essere raddoppiate nel caso di società quotate in mercati regolamentati o con una diffusione significativa tra il pubblico. Inoltre, la legge penale equipara le autorità e le funzioni di vigilanza a quelle di risoluzione, includendo il recepimento della direttiva 2014/59/UE e il regolamento 2021/23, insieme alle relative norme attuative.
Nell’ottica di una maggiore tutela e controllo, l’articolo 2638 del Codice Civile stabilisce un’equiparazione tra le autorità di vigilanza e quelle di risoluzione. Questo significa che le sanzioni previste per chi ostacola le funzioni di vigilanza si estendono anche a coloro che interferiscono con le attività di risoluzione, come previsto dai regolamenti europei in materia. Tale equiparazione mira a garantire maggiore trasparenza e correttezza nelle pratiche gestionali delle società, sottoponendo chiunque si renda responsabile di tali violazioni a severi provvedimenti.
L’indagine che ha coinvolto l’attuale amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, e il suo predecessore, Ivan Gazidis, mette in luce l’importanza delle regole e della trasparenza nel contesto societario. Il rispetto delle normative e l’accuratezza delle informazioni fornite alle autorità di vigilanza sono fondamentali per garantire un sano e corretto funzionamento delle aziende. Le implicazioni legali di comportamenti illeciti possono avere conseguenze rilevanti non solo sul piano individuale, ma anche sull’immagine e sulla reputazione delle società coinvolte. Pertanto, è essenziale che i dirigenti e i soggetti di vertice operino nel rispetto delle leggi e degli obblighi di trasparenza previsti, al fine di evitare gravi sanzioni e danni reputazionali per l’azienda.