Introduzione: Nell’ambito dell’esame del decreto legge sul Pnrr, il presidente dell’Anac Giuseppe Busìa ha evidenziato le criticità legate all’abolizione dell’abuso d’ufficio, che crea vuoti di tutela e allontana le sanzioni in caso di conflitto di interessi da parte di funzionari pubblici. In particolare, l’uso dei fondi Pnrr comporta rischi non solo di natura economica, ma anche reputazionale, considerando l’attenzione internazionale verso l’operato italiano nell’ambito dell’Unione europea.
Il presidente dell’Anac ha sottolineato l’importanza di prestare particolare attenzione nella fase successiva al completamento delle gare relative al Pnrr, nell’avvio dei lavori effettivi. La necessità di evitare frodi e garantire la correttezza delle procedure ha portato all’ampliamento del comitato incaricato della sorveglianza, includendo anche l’Anac tra i suoi membri. È cruciale l’integrazione di diverse strategie preventive, come l’utilizzo dei protocolli di alta sorveglianza e delle Banche Dati dell’Autorità, per garantire la trasparenza e l’efficienza dei processi.
Nel contesto della gestione dei fondi Pnrr, Busìa ha sottolineato l’importanza di rafforzare la prevenzione dei conflitti d’interesse attraverso la Piattaforma unica della Trasparenza messa a disposizione delle amministrazioni dall’Anac. Questo strumento non solo riduce gli oneri per gli enti pubblici e favorisce economie di scala, ma fornisce anche maggiori strumenti di controllo e favorisce la collaborazione tra le diverse amministrazioni. Tuttavia, preoccupazione suscita l’allargamento delle maglie rispetto al Codice Appalti e l’utilizzo estensivo dei commissari che potrebbero compromettere la correttezza e l’imparzialità delle procedure.
L’importanza di garantire l’integrità e la correttezza nella gestione dei fondi pubblici, in particolare quelli legati al Pnrr, richiede un’azione concertata e sinergica tra le istituzioni preposte al controllo e alla vigilanza. È fondamentale rafforzare i meccanismi di controllo e prevenzione dei conflitti d’interesse, al fine di assicurare che gli investimenti previsti dal Pnrr siano effettuati nel rispetto dei principi di trasparenza, correttezza e legalità. Solo così l’Italia potrà godere della fiducia delle istituzioni europee e dei paesi membri, garantendo un utilizzo efficiente e responsabile delle risorse a disposizione.