La neo presidente in pectore Alessandra Todde si appresta a iniziare le consultazioni con le forze politiche per la formazione della giunta regionale, a seguito delle elezioni regionali in Sardegna. Le principali forze politiche hanno iniziato a far sentire la propria voce, rivendicando il proprio peso e contributo alla composizione dell’esecutivo composto da 12 assessorati.
Il Partito Democratico si conferma come il partito più forte nel panorama politico regionale, ottenendo il 13,8% delle preferenze e controllando 11 seggi nel Consiglio regionale. Secondo indiscrezioni, al PD spetterebbero quattro assessorati, oltre alla presidenza del Consiglio regionale e alla vice presidenza dell’esecutivo. Il partito non sembra disposto a fare concessioni, considerando il proprio impegno e i risultati raggiunti durante la campagna elettorale. Dall’altra parte, la presidente in pectore Alessandra Todde, reduce da una sconfitta elettorale personale, si appresta a reclamare due seggi all’interno della giunta, sottolineando il proprio apporto alla coalizione.
Due forze politiche della sinistra del Campo largo, Avs e Sinistra futura, si preparano ad affrontare i colloqui con la neo governatrice. Avs, che ha ottenuto il 4,7% delle preferenze, si propone di conquistare due seggi nella giunta, sottolineando l’importanza di un Consiglio regionale coeso per attuare il programma politico. Sinistra futura, nata recentemente riunendo ex sostenitori di Leu-Articolo 1 e Sinistra italiana, si impegna a sostenere attivamente il progetto di governo di Alessandra Todde, proiettandosi verso le prossime elezioni amministrative per consolidare la propria base e ambire a una dimensione nazionale.
Con l’avvicinarsi degli incontri bilaterali tra la neo presidente Alessandra Todde e le forze politiche, si respira aria di tensione e aspettative nella politica regionale sarda. Mentre il Partito Democratico rivendica il proprio ruolo trainante nel processo decisionale, Avs e Sinistra futura si presentano come forze determinate a far valere le proprie posizioni all’interno dell’esecutivo regionale. Resta da vedere come si evolveranno i negoziati e quali saranno le decisioni finali per la formazione della giunta regionale, con le prospettive di governo che dipendono dalle alleanze e dalle strategie delle diverse forze politiche in gioco.