Al Festival du film et forum international sur les droits humains di Ginevra, il premio Nobel Dmitri Muratov ha lanciato un vibrante appello affinché i governi scambino prigionieri politici anziché solo soldati. Muratov, cofondatore della Novaya Gazeta, ha ribadito la necessità di difendere la libertà di stampa in un clima sempre più ostile nei confronti dei giornalisti russi.
Il documentario ‘Of caravan and the dogs’, presentato in anteprima mondiale al festival, racconta la storia di coraggio dei giornalisti indipendenti russi che lottano per resistere alla crescente repressione del governo di Vladimir Putin. I giornalisti, costantemente minacciati di essere accusati di diffondere fake news o di essere agenti stranieri, cercano tenacemente di mantenere viva la libertà di informazione.
Il film documenta la chiusura di importanti istituzioni come Memorial, la radio Echo e Rain tv, nonché la difficile situazione dei giornalisti e attivisti russi imprigionati ingiustamente. Muratov, pur rischiando la prigione, si batte per la libertà di espressione e chiede ai cittadini europei di esigere ai propri governi di intervenire a favore dei prigionieri politici in Russia. Un appello che mette in luce la dura realtà di una società civile soffocata dal regime autoritario di Putin.