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Crollo della Lega in Abruzzo: il confronto con Forza Italia e Fratelli d’Italia

Crollo della Lega in Abruzzo: il confronto con Forza Italia e Fratelli d'Italia - Milano CronacaLive

Nell’ultimo scrutinio elettorale in Abruzzo, la Lega ha subito una netta sconfitta, trovandosi di fronte a una situazione in cui il partito di Matteo Salvini ha visto un calo significativo rispetto alle elezioni regionali di 5 anni fa e alle politiche del 2022. Inoltre, si è verificato un allargamento del divario con Forza Italia, il partito di Antonio Tajani, che negli ultimi due anni è passato dall’11 al 13%. Anche Fratelli d’Italia ha registrato un risultato inferiore rispetto alle ultime politiche, nonostante il 24% ottenuto in questa tornata sia solo apparentemente inferiore al 28% precedente.

La situazione di Matteo Salvini e le implicazioni sulla coalizione di centrodestra

Analizzando i numeri, sembra che Matteo Salvini sia l’unico a dover fronteggiare una situazione difficile nella coalizione di centrodestra. Nonostante il suo impegno costante e la presenza attiva in Abruzzo, non è riuscito a evitare un calo di consensi per la Lega. Questo porta a riflettere sullo stato di salute del partito e sulle possibili ripercussioni all’interno della maggioranza di centrodestra. Attualmente, la crisi della Lega rappresenta una delle poche preoccupazioni per Giorgia Meloni sul fronte della politica interna.

La strategia di Matteo Salvini e le sfide future

La scelta di Salvini di orientarsi verso posizioni più estreme non ha portato i risultati sperati. Al contrario, potrebbe aver spinto parte dei suoi elettori a rivolgersi verso Fratelli d’Italia e Forza Italia. La crescita di quest’ultimo partito, guidato da Tajani con una linea più moderata, indica una possibile svolta che potrebbe premiare tale approccio alle elezioni europee future. Salvini, attualmente impegnato a corte di Vannucci e nell’organizzazione di una convention sovranista, cerca di minare l’elettorato deluso dall’alleanza della premier con l’Unione europea. Tuttavia, i risultati in Sardegna e in Abruzzo mettono in discussione l’efficacia di tale strategia.