Sud chiama Nord si unisce a Castelli contro la Lega
Il Partito del Popolo del Nord, guidato da Roberto Castelli, fa notizia con l’annuncio dell’alleanza con Sud Chiama Nord, sotto il simbolo della Libertà, per le prossime elezioni europee. L’intesa è presentata da Castelli, Cateno De Luca, Francesco Gallo e Laura Castelli, con l’obiettivo di attrarre movimenti autonomisti e nordisti, rubando voti alla Lega di Salvini. Castelli critica la trasformazione della Lega in un partito centralista e sostiene che l’alleanza con Sud Chiama Nord rappresenti il malcontento degli elettori delusi da Salvini e dalle politiche centraliste.
La divisione interna alla Lega: ascesa e caduta di Da Re
Il 7 marzo, l’ex segretario della Lega Veneta e europarlamentare Gianantonio Da Re è stato espulso dal partito per aver criticato Matteo Salvini con l’epiteto di “cretino” in un’intervista a La Repubblica. Da Re ha accettato la decisione senza fare ricorso, sottolineando il clima di mancanza di democrazia interna al partito. La reazione dell’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli è stata critica nei confronti di Salvini, definendo l’espulsione come un segno di debolezza e ponendo l’accento sul futuro incerto della Lega alle prossime elezioni. In Veneto cresce il dissenso interno, con alcuni esponenti che chiedono un ritorno alle origini del partito.
Prospettive incerte per la Lega di Salvini
L’accordo politico tra Lega e Udc è in stallo, segnale del malessere all’interno del Carroccio a trazione Salvini. Questo accordo prevedeva la nascita di una componente Udc nel misto alla Camera e posti riservati ai centristi nelle prossime elezioni politiche. L’alleanza tra gli ex leghisti delusi guidati da Castelli e i siciliani di Sud chiama Nord rappresenta un’alternativa per chi critica la deriva centralista della Lega di Salvini. I dissidenti rimarcano la necessità di riprendere la questione settentrionale in mano e rispondere al crescente malcontento degli elettori del Nord.