Nell’atmosfera pregna di attesa per la prima de Il Guglielmo Tell di Rossini prevista alla Scala il 20 marzo, si annunciano nuvole minacciose che potrebbero offuscare lo splendore dell’evento. Una controversia sindacale rischia di gettare un’ombra sul debutto della prestigiosa produzione, firmata dalla direzione di Michele Mariotti e dalla regia di Chiara Muti.
L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici indetta dalla Cgil ha votato a favore dello sciopero previsto per il 20 marzo, con una netta maggioranza a favore dell’astensione. Le ragioni della protesta riguardano diverse questioni irrisolte legate al contratto appena rinnovato, ai problemi occupazionali per alcuni settori e alle condizioni degli spazi interni del teatro, compresa la nuova piattaforma streaming ScalaTV.
Nonostante le rassicurazioni fornite dal Teatro negli scorsi giorni, la tensione si è acuita a causa della mancata risoluzione delle problematiche sottese alla protesta sindacale. Le criticità riguardano il contratto non ancora pienamente operativo, le questioni occupazionali irrisolte e le condizioni degli spazi all’interno del Teatro. La proclamazione dello sciopero in concomitanza con il debutto di una delle opere di maggior rilievo della stagione teatrale getta un’ombra di incertezza sul futuro della produzione.
Nonostante lo sciopero annunciato, la Cgil auspica un possibile incontro di distensione tra le parti il prossimo 12 marzo, al fine di giungere a una soluzione che possa dirimere le questioni più urgenti in merito alle condizioni lavorative e agli accordi contrattuali. Il destino della prima de Il Guglielmo Tell resta avvolto nella nebbia dell’incertezza, mentre l’attenzione degli appassionati del melodramma si concentra sull’esito dei negoziati in corso.