Crisi nel mercato editoriale: l’allarme di Lorenzo Armando e le prospettive future

L’inizio del 2024 non porta buone notizie per il mercato editoriale italiano. Lorenzo Armando, vicepresidente dell’Associazione Italiana Editori, ha lanciato un allarme durante l’evento “Sostenere la lettura, la produzione e la domanda dei libri” a Book Pride. L’analisi dei dati di mercato preoccupa gli addetti ai lavori, soprattutto in relazione alla fine di misure di sostegno cruciali come l’18App e i finanziamenti per le biblioteche pubbliche.

Sfide e criticità per le case editrici medio-piccole

Il momento attuale è delicato per le aziende editoriali di dimensioni medio-piccole in Italia. Sebbene si sia registrato un periodo soddisfacente in termini di vendite, la congiuntura attuale, caratterizzata da una crescita dei costi di produzione, mette in luce la necessità di ripensare il sistema editoriale nel suo complesso. Senza misure di sostegno alla domanda e in attesa di una nuova legge complessiva, le prospettive sono incerte e si rischia una diminuzione del mercato, con possibili conseguenze sulla sopravvivenza delle case editrici più fragili.

Il quadro attuale e le prospettive future

La varietà dell’offerta editoriale italiana è a rischio, fenomeno che potrebbe compromettere la ricchezza culturale del settore. Si tratta di una questione che ha a che fare non solo con l’aspetto economico, ma anche con quello socio-culturale, e che richiede un intervento sia da parte delle istituzioni che della politica. L’incontro tenutosi alla fiera nazionale della editoria indipendente ha ribadito la necessità di un’impegno comune per sensibilizzare i rappresentanti politici sul tema e chiedere l’adozione di politiche strutturali a sostegno del libro e della lettura.