Nella vivace città di Milano, migliaia di persone si sono radunate davanti alla storica stazione Centrale per prendere parte allo ‘sciopero transfemminista’ organizzato da Nonunadimeno in occasione della Giornata internazionale della donna. Un corteo che si prospetta intenso e carico di significato, passando per piazza della Repubblica e arrivando fino a Piazza Fontana.
La giornata ha preso avvio con un’imponente marcia composta da oltre un migliaio di studenti che hanno invaso le strade del centro di Milano, non solo per combattere il patriarcato, ma anche per esprimere solidarietà e chiedere la liberazione della Palestina. Durante il corteo mattutino, un gruppo di manifestanti in tuta bianca ha orchestrato un provocatorio ‘boycott tour’, vandalizzando con vernice le vetrine di Zara e lanciando palloncini contro Starbucks e un cartellone pubblicitario di Armani. A Porta Venezia, invece, un numeroso gruppo ha preso d’assalto un punto vendita di McDonald’s.
Il pomeriggio ha visto la partecipazione di donne, uomini e numerosi bambini accompagnati dai genitori ai presidi cittadini. Bandiere dei Sentinelli, della rete No Cpr e della Palestina sventolavano fieramente tra la folla, che esprimeva le proprie rivendicazioni attraverso slogan come ‘Palestina libera’ e ‘Basta violenza machista’. “Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che non hanno voce,” urlavano le manifestanti, promuovendo la condivisione di messaggi di emancipazione e libertà. Sul palazzo che si affaccia su piazza Duca d’Aosta è stata proiettata con un laser la scritta ‘8 marzo, Milano, NUDM’, mentre gli organizzatori scandivano attraverso il megafono l’importanza di riprendersi le strade della città per contrastare il patriarcato e il razzismo. Anche un cantiere edile su via Vittor Pisani è stato oggetto di un blitz, con la scritta ‘casa per tutte’ sprayata sui cartelloni da parte dei manifestanti.
La serata si è conclusa con un presidio che ha visto la partecipazione attiva di donne, uomini e famiglie, determinati a continuare la battaglia per l’emancipazione e la parità di genere. Le strade di Milano si sono animate di voci e di proteste, con striscioni che esprimevano concetti come ‘io l’8 tutto l’anno’ e ‘Libera da commenti e battute sulla maternità’. Un clima di solidarietà e impegno ha permeato l’aria, ribadendo l’urgenza di un cambiamento sociale profondo e duraturo. I cittadini hanno ribadito la propria determinazione a non arretrare di fronte alle sfide, a lottare per un futuro migliore e più giusto per tutte le persone, indipendentemente dal genere.