Nella recente partita del *Milan, la vittoria ha destato più ombre che luci, con le critiche che si concentrano soprattutto sul tecnico Stefano Pioli. Stefano Agresti, in un articolo sulla Gazzetta dello Sport, ha analizzato le ragioni dietro questa vittoria che non ha convinto appieno.*
Durante la partita, il *Milan è stato subito messo in difficoltà, apparendo lento e incapace di mettere in campo il proprio tipo di gioco. Le pressioni e l’aggressività dell’avversario hanno frenato la squadra, che ha rischiato di compromettere il match. Solo con l’espulsione di un giocatore avversario la partita ha preso una svolta momentanea a favore del Milan, che però ha svelato ancora una volta le sue debolezze difensive, subendo due gol evitabili. Agresti ha commentato il gioco del Milan come deludente, privo di determinazione e grinta, orientato più al calcolo che alla reale determinazione di vincere.*
La squadra allenata da *Pioli, se da una parte mostra sprazzi di gioco spettacolare come nella partita contro il PSG, dall’altra denota una mancanza di continuità nei risultati. La capacità di offrire sempre la migliore versione di sé stessa sembra essere il nodo cruciale per il Milan, soprattutto nelle competizioni europee. Agresti sottolinea che il Milan di Pioli dovrebbe essere sinonimo di rapidità, coraggio e intraprendenza, tre elementi che a tratti mancano nelle prestazioni attuali della squadra. Meno creatività del dovuto e fragilità difensiva sono elementi che possono mettere a rischio gli obiettivi di vittoria del Milan in campo internazionale.