Introduzione:
L’Università Statale di Milano si è trovata al centro di un’indagine che ha portato alla luce dati allarmanti riguardanti atti persecutori, violenze sessuali e molestie a sfondo sessuale subite da molte persone che lavorano o frequentano l’ateneo. Durante l’evento ‘le parole che non ho detto. Insieme contro la violenza’, è emerso il quadro allarmante che mette in evidenza la necessità di affrontare con determinazione il tema della violenza di genere. Inoltre, l’introduzione di un nuovo sportello d’ascolto, ‘Ad alta voce’, rappresenta un passo importante per supportare le vittime e contrastare questo fenomeno dilagante.
1. Dati sull’indagine e situazione attuale
Durante l’evento dedicato alla giornata della donna, sono stati presentati i risultati dell’indagine condotta presso l’Università Statale di Milano, evidenziando che gli atti persecutori via mail o social rappresentano il reato più diffuso, con ben 5.244 persone coinvolte. A seguire, le segnalazioni riguardano diffamazione legata alla sfera sessuale, violenza sessuale e tentata violenza, con un focus particolare sulle borsiste, dottorande e ricercatrici dell’ateneo. I numeri allarmanti evidenziano la necessità di adottare misure concrete per contrastare e prevenire tali comportamenti dannosi.
2. Ruolo dell’Università nella lotta alla violenza di genere
La prorettrice alla Legalità Marilisa D’Amico ha sottolineato l’importanza di affrontare i problemi legati alla disuguaglianza, all’ingiustizia e alla violenza di genere, in un contesto in cui le donne stanno acquisendo una posizione sempre più rilevante nella società. Dall’indagine emerge la necessità di promuovere politiche inclusive e di sostegno alle vittime, attraverso anche l’implementazione di iniziative come il centro di ricerca Human Hall. L’Università Statale di Milano si impegna a sensibilizzare, informare e supportare studentesse e studenti, promuovendo una cultura del rispetto e della parità di genere.
3. Responsabilità istituzionale e prospettive future
L’assessore regionale Elena Lucchini e la vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo hanno sottolineato il ruolo cruciale che le istituzioni hanno nella lotta alla violenza di genere. È fondamentale che sia garantita la sicurezza e il benessere all’interno dell’ambiente accademico, con azioni concrete volte a prevenire episodi di violenza e a supportare le vittime. Inoltre, l’adozione di nuove prospettive di ricerca sull’intelligenza artificiale e il suo impatto discriminatorio rappresenta un ulteriore passo avanti nella promozione di una società più equa e inclusiva.