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Associazione a delinquere per traffico di stupefacenti: 11 arrestati in un’operazione dei Carabinieri

Associazione a delinquere per traffico di stupefacenti: 11 arrestati in un'operazione dei Carabinieri - Milano CronacaLive

Nella giornata dell’8 marzo 2024, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Tribunale di Milano in sei diverse città. Undici persone, di cui un cittadino albanese e dieci italiani di età compresa tra i 24 e i 68 anni, sono state arrestate per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Due di loro sono accusati anche di autoriciclaggio e riciclaggio.

Le indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno evidenziato un’attività criminale incentrata sull’importazione e lo spaccio di hashish e marijuana. Il gruppo criminale importava la droga dalla Spagna in Italia tramite trasporti su gomma, per poi rivenderla nelle province di Milano e Monza Brianza. Grazie a indagini approfondite, è stato possibile smantellare l’organizzazione criminale e portare alla luce le sue attività illegali.

Struttura e attività del gruppo criminale

Durante le investigazioni, è emerso che il gruppo criminale operava con precisione e organizzazione. Un membro del sodalizio si occupava di mantenere i contatti con i fornitori di droga in Spagna. Le abitazioni private degli indagati e capannoni nelle province di Monza e Milano sono stati individuati come luoghi di stoccaggio della droga. Inoltre, sono state documentate numerose transazioni di droga tra i membri dell’organizzazione e gli acquirenti, con sequestri di ingenti quantitativi di marijuana e hashish.

Arresti e sequestri di denaro e proprietà

Come risultato dell’operazione, cinque soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato e sono stati sequestrati complessivamente 283 kg di marijuana e 158 kg di hashish. Inoltre, è emerso che due degli indagati avevano utilizzato criptovalute come l’Ethereum per nascondere le transazioni illecite. Otto persone sono state sottoposte a custodia in carcere e tre ai domiciliari. È stato inoltre emesso un decreto di sequestro preventivo per beni per un valore stimato di oltre due milioni e quattrocentomila euro, tra cui immobili, veicoli, società e conti bancari.