Nel caso di Alessandro Impagnatiello, l’uomo che ha ucciso con 37 coltellate la compagna incinta Giulia Tramontano, emergono le intricate dinamiche di menzogne e inganni che hanno portato alla tragica fine della giovane. L’incidente è stato oggetto di analisi e dibattito all’interno della Corte d’Assise di Milano.
Una delle testimonianze più rivelatori è stata quella della ragazza italo-inglese che aveva una relazione parallela con l’ex barman. La giovane ha raccontato dettagliatamente la loro storia clandestina, svelando momenti cruciali come l’incontro con Giulia il giorno dell’omicidio e le bugie raccontate da Impagnatiello. La ragazza, che aspettava anche lei un bambino dal 30enne, ha condiviso con commozione i dettagli dell’ultimo confronto con Giulia e i tentativi di farle capire la verità.
Durante l’udienza, uno dei momenti più toccanti è stato la proiezione di un video in cui Impagnatiello festeggiava il baby shower con Giulia. L’uomo è scoppiato in lacrime, manifestando il peso dei rimorsi. Ulteriori testimonianze, come quella della madre di Giulia e della madre di Impagnatiello, hanno svelato gli aspetti emotivi della vicenda e il dolore delle famiglie coinvolte.
Le dichiarazioni della difesa di Impagnatiello hanno evidenziato le complesse dinamiche emotive dietro il delitto, includendo il ruolo della ragazza italo-inglese e l’impatto dell’ultimo confronto con Giulia. Dall’altra parte, la famiglia Tramontano continua a chiedere giustizia con fermezza, puntando a una condanna severa per il responsabile del tragico evento.