Introduzione
Il dialogo serrato tra il Cardinale e il fondo saudita PIF per l’acquisizione di quote societarie del Milan sta gradualmente prendendo forma, suscitando grande interesse nel mondo calcistico. In particolare, la concreta possibilità di ingresso del PIF, già proprietario del Newcastle dal 2021, solleva interrogativi legati alla normativa UEFA sulle multiproprietà. In questo contesto, è fondamentale esaminare i criteri che regolano le relazioni tra club, al fine di preservare l’integrità delle competizioni per club dell’UEFA.
Nella normativa UEFA, e più precisamente nell’articolo 5 concernente l’integrità delle competizioni e la multiproprietà, sono definiti precisi criteri che mirano a garantire la correttezza e la trasparenza delle competizioni europee. Tra i principi fondamentali previsti, si evidenzia il divieto per un club partecipante di detenere azioni di un altro club concorrente, di essere coinvolto nella gestione di più squadre o di esercitare un’influenza decisiva su più di un club partecipante.
Nel caso in cui due o più club non rispettino i criteri di integrità previsti, la normativa UEFA prevede la possibilità che solo uno di essi possa essere ammesso alle competizioni per club. Tale decisione è basata su criteri quali il merito sportivo, la classifica nel campionato nazionale o il ranking dell’associazione di riferimento. In situazioni di non conformità, è prevista la sostituzione della squadra non idonea con la successiva in graduatoria, garantendo così il rispetto dei requisiti di ammissione.
È importante sottolineare che la normativa UEFA prevede eccezioni in determinati casi, ad esempio quando si verifica una situazione di multiproprietà tra un club qualificato alla fase a gironi della UEFA Champions League e uno partecipante alla UEFA Europa Conference League. In tali circostanze, sono definite modalità specifiche per gestire le compatibilità e garantire l’equità concorrenziale tra le squadre coinvolte. Tale flessibilità evidenzia la volontà dell’UEFA di adattare le regole a contesti particolari, pur mantenendo l’obiettivo di tutelare l’integrità delle competizioni.