Negli ultimi mesi, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’analisi sullo stato attuale del servizio taxi in Italia, confrontandolo con le realtà delle capitali europee. Le richieste di dati inviate ai Comuni di Roma, Milano e Napoli hanno evidenziato gravi inefficienze nell’offerta di trasporto pubblico non di linea attraverso i taxi.
Inadeguatezza strutturale del servizio taxi in Italia
I dati ricevuti hanno messo in luce una crescente inadeguatezza dell’offerta di servizi taxi rispetto alla domanda, con un numero significativo di chiamate non evase soprattutto a Milano e Roma. Le licenze taxi, rilasciate con procedure diverse nei vari Comuni, sono diventate oggetto di una sorta di bagarinaggio legalizzato, limitando la concorrenza nel settore e causando disagi ai cittadini e ai turisti.
Possibili soluzioni per migliorare il servizio taxi
L’Antitrust ha individuato alcune possibili soluzioni per migliorare l’efficienza del servizio taxi in Italia, tra cui la regolamentazione delle doppie guide, l’implementazione del taxi sharing e l’ottimizzazione dei turni per renderli più flessibili. È stato sottolineato l’importanza di un monitoraggio attivo sull’offerta del servizio taxi e sull’efficacia delle prestazioni, purtroppo non ancora attuato. L’eccessiva difesa dei privilegi della categoria dei tassisti, da parte del governo e dei sindaci, a scapito dei diritti dei cittadini e dell’efficienza economica del Paese, risulta essere uno degli ostacoli principali alla modernizzazione del settore.