Nella vivace città di Milano, questa mattina si è svolta una protesta organizzata da Adi, Ampi e il Museo della Brigata Ebraica davanti alla facoltà di Scienze Politiche. Il motivo era il convegno intitolato “Una terra senza pace: la questione israelo-palestinese“, al quale si opponevano fermamente per via dei presunti contenuti faziosi e anti-israeliani.
La protesta è stata caratterizzata da un piccolo gruppo di partecipanti che esibivano cartelli con slogan incisivi, tra cui spiccava la frase ‘Anche la Statale ostaggio di Hamas?‘. Il direttore del Museo della Brigata Ebraica, Davide Romano, ha dichiarato che il convegno promuoveva un’informazione parziale, presentando solo punti di vista anti-israeliani e senza dare spazio alla pluralità di opinioni. Questo ha scatenato l’indignazione delle associazioni presenti, che hanno ritenuto fondamentale denunciare il populismo propagato dall’evento.
Secondo quanto riferito dagli organizzatori della protesta, dall’università ci si aspetta una visione equilibrata e inclusiva, che metta a confronto le ragioni di entrambe le parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese. La mancanza di questo approccio obiettivo è stata citata come motivo di preoccupazione, specialmente alla luce di episodi di aggressione verificatisi in altri contesti accademici. Le associazioni presenti hanno sottolineato l’importanza di garantire un ambiente di confronto sereno e rispettoso, lontano da ogni forma di estremismo e violenza.
La manifestazione, autorizzata dalle autorità competenti, si è svolta in modo pacifico e rispettoso. Tuttavia, i motivi di sicurezza hanno impedito di renderla nota pubblicamente in anticipo, vista la potenziale minaccia di aggressioni da parte di gruppi ostili. Gli organizzatori hanno evidenziato come, nel contesto attuale del 2024, i sostenitori di Israele e della sua democrazia siano costantemente esposti al rischio di violenza e intimidazioni, a causa di una presunta cancellazione della voce di Israele nelle istituzioni e nella società italiana.
Questo articolo è stato rielaborato per offrire una panoramica esaustiva della protesta tenutasi a Milano, evidenziando le ragioni e le preoccupazioni delle associazioni coinvolte rispetto al convegno sulla questione israelo-palestinese.