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Processo a Alessia Pifferi: la perizia psichiatrica di Pirfo

Processo a Alessia Pifferi: la perizia psichiatrica di Pirfo - Milano CronacaLive

Nell’ultima udienza del processo a Alessia Pifferi, accusata di omicidio pluriaggravato per la morte della figlia Diana di 18 mesi, si è discusso principalmente della perizia psichiatrica redatta da Elvezio Pirfo. Quest’ultima ha chiarito la capacità di intendere e di volere della donna. Parallelamente, il pm di Milano, Francesco De Tommasi, ha aperto un’indagine sul comportamento delle due psicologhe di San Vittore, sospettate di falso e favoreggiamento durante i colloqui con la Pifferi in carcere. Anche l’avvocata della Pifferi, Alessia Pontenani, è stata iscritta nel registro degli indagati in relazione a questo aspetto del caso.

Rintracciati altri soggetti collegati al caso

Oltre alla vicenda principale che coinvolge Alessia Pifferi, si è sviluppato un filone parallelo riguardante le due psicologhe di San Vittore. Si stanno conducendo indagini sul coinvolgimento di altre due persone legate al caso, di cui una presente durante i colloqui senza però apporre la firma sui documenti ufficiali. Inoltre, una quarta figura esterna al carcere avrebbe modificato il documento finale della perizia psichiatrica.

Il pm accusa, l’avvocata si difende

Il pm De Tommasi ha affermato che Alessia Pifferi potrebbe essere stata influenzata da terzi. In risposta, l’avvocata Alessia Pontenani ha respinto le accuse, sostenendo di non aver mai influenzato la Pifferi durante i colloqui. Tuttavia, un’atmosfera gelida si è creata tra l’avvocata, indagata per favoreggiamento e concorso in falso, e il pm De Tommasi. All’esterno dell’aula, la madre dell’imputata ha espresso il dolore per la grave situazione in cui si trova, perdendo sia la figlia che la nipote.

La madre di Alessia Pifferi esprime il suo dolore

Fuori dall’aula del tribunale, la madre di Alessia Pifferi ha dichiarato di aver vissuto una profonda sofferenza per la perdita della figlia e della nipote. Il prossimo appuntamento in aula è fissato per il 15 marzo, come richiesto dalla difesa per avere il tempo necessario a esaminare gli ultimi documenti ricevuti il 26 febbraio scorso.