Università Bicocca: Inaugurato Sportello Anti Violenza per Contrastare Discriminazioni e Mobbing

Introduzione:
L’Università Bicocca di Milano si prepara ad inaugurare uno sportello anti violenza per contrastare episodi di discriminazioni, mobbing e violenza di genere, offrendo un luogo sicuro e protetto per coloro che hanno subito tali esperienze. La rettrice dell’ateneo, Giovanna Iannantuoni, ha annunciato l’iniziativa durante un convegno promosso dall’università, esprimendo la volontà di garantire supporto a tutta la comunità universitaria.

Lo Sportello Anti Violenza: un Luogo di Supporto e Ascolto
La rettrice dell’Università Bicocca, Giovanna Iannantuoni, ha dichiarato che lo sportello anti violenza sarà attivo in primavera, offrendo supporto a coloro che hanno subito violenza di genere, discriminazioni o mobbing. Questo servizio sarà accessibile a studenti, personale tecnico-amministrativo, docenti e ricercatori, sia per episodi accaduti all’interno che all’esterno dell’ateneo. L’obiettivo è fornire un ambiente sicuro e protetto dove le vittime potranno raccontare la propria esperienza a personale competente.

Promozione della Figura del Consigliere di Fiducia in tutte le Università
La Bicocca si distingue per aver istituito la figura del Consigliere di Fiducia, un avvocato terzo di fiducia, incaricato di gestire lo sportello anti violenza, ascoltare le segnalazioni e cercare di risolvere le situazioni. La rettrice si impegna a promuovere l’introduzione di questa figura in tutte le università italiane, al fine di garantire un supporto globale alla comunità accademica. L’obiettivo è estendere la tutela non solo agli studenti, ma anche al personale universitario.

Incentivazione alla Ricerca e alla Sensibilizzazione sulle Tematiche di Genere
L’università Bicocca si prepara a indire un bando per premiare le tesi di laurea che affrontano il tema della violenza di genere. Questo premio sarà dedicato a Sofia Castelli, una studentessa di sociologia uccisa dal suo ex fidanzato. Con questa iniziativa, l’ateneo mira a sensibilizzare la comunità accademica e promuovere la ricerca su tematiche delicate come la violenza di genere, contribuendo alla costruzione di un ambiente universitario più sicuro e inclusivo.